Il coinvolgimento c’è, l’entusiasmo pure. Si conclude con un bilancio positivo l’assemblea pubblica indetta dal Comune di San Rocco al Porto, per presentare ai cittadini il progetto esecutivo della Scuola dell’Infanzia del Futuro. La struttura, i cui lavori dovrebbero finire il prossimo anno, è al centro del dibattito come esempio di costruzione virtuosa sotto l’aspetto energetico, ambientale, culturale, economico. Molti avevano appreso della nuova Scuola Passivhaus, in Lombardia, alla 6^ Conferenza Nazionale Passivhaus, lo scorso 24 novembre presso Riva del Garda, direttamente dalle parole del sindaco Matteo Delfini.
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Nei giorni scorsi, gli esperti di ZEPHIR e l’amministrazione comunale hanno riportato all’attenzione dei cittadini il modello di scuola del futuro, ispirato e realizzato secondo l’approccio Passivhaus, tra gli obiettivi caldeggiati dal Comune. A presentare il progetto esecutivo il direttore dell’Istituto di Fisica Edile ZEPHIR, Dr. Phys Francesco Nesi, l’Ing. Ileana Iannone, Arch. Andrea Bombasaro. A fare gli onori di casa il Sindaco Delfini.
“La sfida condivisa con il Comune di San Rocco è aumentare la qualità di vita in un luogo fondamentale per la crescita dei piccoli. #Passivhaus è comfort abitativo, salubrità dell’aria, quindi più salute per tutti e convenienza anche sul piano degli impianti/gestione economica”.
ALCUNI SCATTI DELL’ASSEMBLEA PUBBLICA SVOLTASI PRESSO L’AUDITORIUM DI SAN ROCCO AL PORTO
In merito alla scuola d’infanzia abbiamo intervistato il sindaco Matteo Delfini che ringraziamo per la disponibilità.
L’amministrazione comunale di San Rocco al Porto, insieme agli esperti di ZEPHIR, sta lavorando alla scuola del futuro. Come è nata l’idea?
È nata quasi per caso, vedendo un video su YouTube di una Scuola costruita all’Aquila. Da lì la curiosità, l’approfondimento e la scelta conseguente.
Come ha accolto la sua comunità questa scelta?
Come ogni scelta fuori dall’ordinario non sono mancate le perplessità, ma sono riconducibili più a polemiche politiche che altro. Molti cittadini sono incuriositi e contenti. Una volta pronta la scuola, confido che tutti vedranno che bel lavoro è stato fatto.
È soddisfatto della partecipazione all’assemblea pubblica? Seguiranno altri momenti/iniziative per la sensibilizzazione?
Purtroppo non c’è mai una partecipazione massiva a queste serate informative e penso sia da ricondurre ad una certa pigrizia tutta italiana, perché interessarsi ed attivarsi costa tempo ed energie. Il prossimo momento sarà l’inaugurazione.
Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto all’adozione del modello Passivhaus?
Le motivazioni sono di tipo ambientale, perché è un’urgenza imprescindibile ridurre i consumi e l’inquinamento. Poi è una questione di orgoglio, un piccolo paesino come il nostro si spinge all’avanguardia come speriamo faccia il resto della nazione che da questo punto di vista è ancora troppo poco europea. Infine c’è la questione economica che non guasta mai. Dovremmo ridurre dell’80% i costi delle utenze.
Quando è prevista la fine dei lavori della scuola?
Salvo intoppi, contiamo di essere pronti a settembre 2020 per l’inizio dell’anno scolastico.
C’è la volontà di costruire nuove opere “sostenibili” per i cittadini di San Rocco al Porto?
L’investimento che facciamo sulla scuola è notevole e quindi nel breve periodo non sono previsti altri interventi di questo tipo, ma sicuramente la linea è tracciata e le future opere seguiranno la via della sostenibilità.