Passivhaus è una casa su misura? Come aiuta l’ambiente? Dove è possibile costruirla? Fino a quanto posso risparmiare? Con fare semplice e un decalogo tascabile, il team di ZEPHIR Passivhaus Italia ha incontrato il grande pubblico nella tre giorni di “Fa’ la cosa giusta” fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili appuntamento annuale di Milano.
“Con la casa Passivhaus si vive bene e si risparmia. Si raggiungono elevati livelli di comfort con costi contenuti di gestione”. Questa la frase impressa sul vademecum realizzato da ZEPHIR istituto di ricerca e consulenza e distribuito in fiera tra appassionati e curiosi dell’edilizia green, da giovani coppie a famiglie con prole.
“Casa Passivhaus – ‘abito’ sostenibile e su misura” è la campagna informativa finalizzata a coltivare le scelte sostenibili nell’architettura moderna. Passivhaus, come è stato più volte detto in fiera, si prefigge obiettivi ben precisi: risparmio energetico, assenza di sprechi, disinquinamento e miglioramento della qualità abitativa.
Per promuovere le best practices, senza tecnicismi ma con progetti ideati e già realizzati da ZEPHIR come l’edificio plurifamiliare a Putignano (Bari), l’ Arch. Alice Rosini, Ing. Ileana Iannone e Ing. Ilaria Cappeletti hanno incontrato numerosi committenti in fiera per rispondere a domande e chiarire dubbi relativi sia alle ristrutturazioni che alle nuove costruzioni.
La rassegna dei progetti principali curati da ZEPHIR è stata al centro di un meeting ad hoc. Un percorso che parte dall’ideazione di uno spazio abitativo Passivhaus (dalle abitazioni civili, agli eco-hotel, ai centri di aggregazione sociale/parrocchiale), per poi soffermarsi sul tema del risparmio e dell’efficienza energetica che innalza la qualità e lo stile di vita.
L’incontro si è arricchito con la testimonianza dell’architetto Rosa Maria Filice che per un certo periodo ha vissuto lo spazio Passivhaus Biosphera 2.0 – modulo abitativo itinerante di cui ZEPHIR ha curato la progettazione.
L’architetto ha vissuto in questa abitazione innovativa, di 25 mq, provvista di tutti i normali servizi: illuminazione a led, cucina a induzione, elettrodomestici, riscaldamento e raffrescamento, suddivisa in zona giorno, zona notte, bagno e centrale tecnica.
Tecnologie e materiali di ultima generazione in Biosphera 2.0 che mette al centro l’uomo e i suoi parametri vitali, studiando le reazioni dell’organismo al variare delle condizioni climatiche esterne. L’architetto Filice, incalzata dalle domande dei presenti ha concluso il suo intervento ribadendo come Passivhaus può rendere la nostra vita migliore dal punto di vista fisico ma anche della concentrazione.
Un altro momento intenso in fiera è stato l’incontro tra ZEPHIR e le scuole, in particolare con gli studenti di alcuni licei scientifici e artistici di Milano.
“Siamo soddisfatti di questa esperienza – spiega Arch. Alice Rosini Responsabile della formazione e divulgazione di ZEPHIR Passivhaus Italia – perché ci ha permesso di avvicinare un gran numero di persone al mondo della bioedilizia. In particolare abbiamo tentato di scardinare alcuni luoghi comuni e pregiudizi parlando al cuore della gente, senza filtri, senza orpelli. Per far conoscere l’unica rotta energetica possibile, quella delle fonti rinnovabili, abbiamo diffuso il nostro decalogo, ricordando che la casa Passivhaus consente di consumare dalle 10 alle 20 volte in meno di un edificio tradizionale”.
Passivhaus è lo standard costruttivo nato in Germania nel 1991 e diffuso in tutto il mondo. ZEPHIR ogni giorno partecipa ed arricchisce la storia del protocollo con storie ed esperienze green destinate a diventare sempre più numerose. Come sempre anche quest’anno si farà il punto sullo stato dell’arte dell’edilizia sostenibile nel corso della Conferenza Nazionale Passivhaus, in programma nel mese di novembre 2018.
Maggiori dettagli saranno disponibili più avanti sul nostro sito www.passivhausitalia.com