Cala il sipario sulla 6^ Conferenza Nazionale Passivhaus portatrice di un messaggio di cambiamento culturale e di responsabilità sociale nell’edilizia.
In una suggestiva Riva del Garda (Trento) si sono dati appuntamento gli attori del cambiamento protagonisti di uno scambio di buone pratiche accomunate dall’impegno verso l’efficienza energetica e il passaggio in edilizia, dai combustibili fossili alle energie rinnovabili.
Sul palco del Centro Congressi di Riva sabato 24 novembre hanno portato il loro contributo tecnici, committenti, progettisti, docenti universitari, sindaci e rappresentanti della pubblica amministrazione. Ruoli istituzionali e compiti professionali differenti ma che trovano nella responsabilità sociale un punto di contatto.
Ad aprire l’attesa conferenza il direttore di ZEPHIR Passivhaus Italia Dr. Phys Francesco Nesi, fondatore dell’Istituto di ricerca e ideatore della conferenza. Ecco una sintesi del suo intervento:
“Dobbiamo avere il coraggio di cambiare e raccogliere la sfida nel tempo in cui è ancora possibile farlo. Bisogna avere onestà professionale e il coraggio di rappresentare l’efficienza energetica. Abbiamo i mezzi e le tecnologie per cambiare le cose. Lo dobbiamo ai nostri figli e alle generazioni future. È un impegno sociale lavorare sull’efficienza energetica con benefici e vantaggi per la nostra salute, la produttività delle imprese, la crescita economica e culturale di un territorio. Sono diverse le amministrazioni pubbliche che hanno scelto di investire nella direzione della sostenibilità, investendo sull’educazione delle comunità. Non possiamo solo pensare a coltivare il nostro orticello. Questa Conferenza ci aiuta ad arricchire le vedute, per migliorare la nostra qualità di vita in un contesto socioculturale più ampio e non solo nel proprio spazio abitativo. Con il coinvolgimento quanto più possibile della comunità e delle imprese locali, utilizzando ad esempio materiali a filiera corta. Uno dei problemi più sentiti è certamente il consumo di suolo. Nella maggior parte delle città italiane i livelli di suolo costruito e consumato si attestano sul 60-70 per cento. Questo è deleterio. In Bhutan per preservare il territorio, il 60 per cento è ricoperto da foreste. Questo non significa che l’edilizia deve fermarsi, ma che dobbiamo ripensare al modo di costruire e ai modelli utilizzati fin ora (non solo condomini, ma anche scuole, centri di aggregazione etc). Bisogna sforzarsi tutti insieme per rimettere in moto l’economia locale, aiutando il Pianeta e preservando la nostra salute”.
Focus centrale dell’edizione 2018 è l’edificio sostenibile con una riflessione aperta ai quartieri e alle città resilienti in uno scenario nazionale e internazionale. La Conferenza ogni anno porta la testimonianza interessante di progetti di edifici a basso consumo e basso impatto ambientale già realizzati o che sono in fase di costruzione. L’evento si caratterizza per l’incontro e lo scambio di idee su scala europea dove ZEPHIR, ha un ruolo di motivatore, promotore e certificatore.
Fotogallery della 6^ Conferenza Nazionale Passivhaus
Il tema delle città resilienti insieme al valore della responsabilità sociale e del coraggio di cambiare modelli obsoleti ha scandito la giornata di studi promossa dall’istituto di ricerca ZEPHIR Passivhaus Italia, attivo da oltre dieci anni con un team di professionisti specializzati in formazione, consulenza e progettazione PASSIVHAUS.
Molto apprezzata la performance teatrale dell’attore Neri Marcorè nei panni del narratore Alberto Angela e successivamente intervistato da Deborah Annolino, moderatrice della Conferenza, sui temi di sostenibilità.
Ecco una sintesi del suo discorso:
“Sono un convinto sostenitore della necessità di ripensare i modelli di vita che abbiamo ereditato e con cui siamo cresciuti. Sfruttare le risorse del pianeta senza porsi dei limiti, non considerare il riciclo delle materie, inquinare l’aria e le falde acquifere senza ritegno significa quanto meno essere miopi, se non anche egoisti rispetto alle generazioni che seguono.
Noi italiani siamo fortunati, la bellezza ce l’abbiamo costantemente davanti agli occhi ma spesso non abbiamo gli occhiali giusti per accorgercene, ma non è mai troppo tardi. La bellezza, i paesaggi, il patrimonio artistico sono vettori economici, chi se ne rende conto li sfrutta rispettandoli e valorizzandoli. Io credo che anche qui il primo passo per fare qualcosa passi attraverso l’acquisizione di questa consapevolezza, che può dare vita a risvolti virtuosi pragmatici. La ricostruzione, non solo materiale, delle comunità sarà purtroppo lunga, ma è importante che si imbocchi la strada giusta, con progetti a lungo termine e investimenti che ripensino le economie dell’entroterra appenninico. C’è bisogno di amministratori capaci e lungimiranti, disinteressati al riscatto immediato dei propri meriti, ma anche dell’impegno personale di ciascuno di noi, innanzitutto nell’informarci e non delegare sempre gli altri, sperando che sia sufficiente questo per risolverci i problemi, laddove siamo troppo pigri o distratti per volercene occupare direttamente.”
Obiettivi della 6^Conferenza Nazionale Passivhaus:
- Fornire una cassetta degli attrezzi ai partecipanti: dettagli tecnici ma anche buone pratiche per progettare spazi e città del futuro;
- Acquisire maggiore consapevolezza sulle criticità nel settore edilizio e trasformarle in opportunità applicando soluzioni vantaggiose,anche sul piano economico, quale è lo standard Passivhaus;
- Creare opportunità di networking tra imprese, professionisti, pubbliche amministrazioni e stakeholder.
L’AMMINISTRAZIONE DI CASTELLAMONTE PARLA DI NOI
Un programma di lavori intenso tra talk, relazioni e dibattito con 18 relatori italiani e internazionali, provenienti da Bhutan, Camerun e Bulgaria dove l’impegno per lo sviluppo di modelli sostenibili è incoraggiante e sta aprendo al cambiamento e agli obiettivi sostenibili di Agenda 2030. Le interviste agli speaker
PASSIVHAUS TOUR: TOCCARE CON MANO IL COMFORT ABITATIVO
Appendice innovativa della Conferenza è stata la prima edizione del Passivhaus Tour un viaggio sensoriale e culturale all’interno di edifici a basso consumo con la guida degli esperti di ZEPHIR PASSIVHAUS Italia. Alta la partecipazione e grande l’entusiasmo per un’iniziativa che ha dato la possibilità di sperimentare il benessere abitativo attraverso 4 tappe: Ecohotel Bonapace (Torbole), Asilo nido sovracomunale (Civezzano e Fornace), Centro di aggregazione giovanile La provvidenza (Pergine Valsugana), Studio Gadler – edificio per uffici (Pergine Valsugana).
Fotogallery del Passivhaus Tour 2018
Per la riuscita dell’evento, ZEPHIR Passivhaus Italia rivolge un sentito ringraziamento a TUTTI:
i speaker della 6^ Conferenza Nazionale, le aziende sponsor, media partner, enti pubblici che hanno dato il patrocinio, ordini professionali e tutti i presenti, dando appuntamento all’edizione 2019 della Conferenza Nazionale Passivhaus!